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Il museo e il suo palazzo

L’Accademia Ligustica di Belle Arti fu istituita a Genova nel 1751 per iniziativa di un gruppo di artisti e di aristocratici genovesi, riuniti intorno al marchese Gio. Francesco Doria, e dal 1831 trova sede nell’elegante edificio neoclassico, costruito su progetto dell’architetto civico Carlo Barabino.
La costituzione di una “Galleria di quadri di scuola genovese” in funzione didattica risale agli inizi dell’Ottocento ed è legata in particolare all’iniziativa del marchese Marcello Durazzo, all’epoca Segretario dell’Istituto; dal XIX fino alla metà del XX secolo il patrimonio artistico dell’Accademia si è poi notevolmente arricchito grazie a lasciti, donazioni e oculate acquisizioni.   

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La prestigiosa raccolta è stata esposta al pubblico in modo autonomo rispetto alla scuola solo a partire dal 1980, quando fu inaugurato il Museo dell’Accademia Ligustica per iniziativa del direttore Gianfranco Bruno. Nel 2002 il museo è stato completamente riallestito grazie a Gianfranco Franchini, architetto, e a Giulio Sommariva, attuale conservatore. (Per il percorso museale vai alla sezione Visita del Museo). 

Nei depositi, visitabili su richiesta, sono conservati oltre duemila disegni, quattromila incisioni, numerose maioliche e porcellane, calchi in gesso tratti dalle opere più celebri della classicità e del Rinascimento, nonché studi e bozzetti originali. 

Il Palazzo

L’edificio che ospita il Museo fu costruito su progetto dell’architetto civico Carlo Barabino a partire dal 1826, sull’area un tempo occupata dal convento adiacente alla trecentesca chiesa di San Domenico
Il blocco edilizio, isolato e con portici su tre lati, nacque come diretta conseguenza dei lavori di trasformazione urbanistica della zona iniziati l’anno precedente, nel tentativo di far fronte al veloce e progressivo aumento della popolazione (in cinque anni vi fu un incremento del 13%). 

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La maestosità interna dell’edificio è oggi certamente attenuata dalla demolizione della cosiddetta “Rotonda”, in origine collegata visivamente allo scalone da un’ampia apertura ad arco. Della sala restano oggi, nei depositi del museo, numerosi frammenti del fregio che in origine correva sotto l’imposta della cupola emisferica. Realizzato nel 1836 da Santo Varni su progetto di Giuseppe Gaggini, il rilievo in stucco raffigurava il Trionfo di Marcello.  

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Ancora oggi, nelle nicchie dell’atrio ottagonale sono collocate quattro statue in marmo raffiguranti grandi artisti genovesi: Luca Cambiaso, Filippo Parodi, Bernardo Strozzi e Bernardo Schiaffino; le prime due opera di Luigi Orengo (1935), le altre di Guido Galletti (1939). Superato l’atrio, di notevole interesse risulta essere la soluzione spaziale del monumentale scalone che si snoda in ardite rampe a sbalzo affacciate sull’ampio pozzo centrale. 

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La nicchia posta alla sommità della prima rampa accoglie una statua di Santa Caterina d’Alessandria, proveniente dalla cinquecentesca porta dell’Acquasola demolita nel 1837. La statua, forse iniziata da Guglielmo della Porta, fu completata dalla bottega del padre Gio. Giacomo. 
Nelle nicchie in capo alle successive rampe di scale sono poste due statue cinquecentesche dei Santi Giacomo e Filippo, provenienti dall’omonima chiesa, mentre sul ballatoio adiacente è collocato il Busto del pittore Nicolò Barabino (A. Allegretti, 1894). 
Dalla ex chiesa di San Domenico provengono le imponenti colonne monolitiche della loggia al secondo piano, le cui pareti sono articolate da quattro nicchie con i busti di artisti legati all’Accademia: Carlo Barabino (G.B. Cevasco, 1844), Ernesto Rayper (G. Monteverde, 1874), Pietro Resasco (A. Allegro, 1874), Raffaele Granara (V. Lavezzari, 1885).

 

 

Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti
Palazzo dell'Accademia
Largo Pertini 4
(Piazza De Ferrari)
16121 Genova
Informazioni Museo:
mail: info@accademialigustica.it
Informazioni Associazione:
mail: info@amiciaccademia.com
Orario dal martedì al sabato
14.30 - 18.30
domenica e lunedì chiuso
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