Stampe

L’usura provocata dall’utilizzazione da parte degli allievi come modelli di studio e soprattutto l’incendio seguito ai rovinosi bombardamenti del 1942 hanno determinato la perdita o il danneggiamento di molte raccolte, tuttavia quanto rimane testimonia la ricchezza dei repertori a disposizione degli allievi.
Tra le stampe più antiche si segnalano una xilografia di Jan Swart, due incisioni di Hieronymus Cocke di Martino Rota del XVI secolo. In ambito tardo cinquecentesco si evidenziano alcune stampe di Agostino Carracci e di Jacopo Palma il Giovane.
Per il Seicento si conservano opere di incisori italiani, francesi e fiamminghi, appartenenti all’ambito culturale romano. Di notevole interesse è la serie di sei incisioni che riproducono le Miserie della guerra di Jacques Callot, riferibili a Claude Lorrain.
La scuola genovese è rappresentata da opere di artisti formatisi alla “Scuola di intaglio in rame” dell’Accademia Ligustica. Tra le altre si possono citare opere di Luigi Gismondi, Luigi Garibbo, Raffaele Granara, Edoardo Chiossone.
L’acquaforte originale è documentata da opere di Tammar Luxoro, Ernesto Rayper, Serafin Avendano e Alexandre Calame.
Per la parte a carattere didattico si segnala il repertorio di Paolo Fidanza, pittore e incisore romano, che riproduce immagini tratte prevalentemente da affreschi di Raffaello in Vaticano, pervenuto alla scuola nel 1771 (ora incompleto). Al 1778 risalgono invece la donazione dei due tomi della celebre “Galleria Giustiniana”, raccolta di incisioni seicentesche di autori diversi che costituivano il catalogo della celeberrima collezione di sculture antiche del marchese Vincenzo Giustiniani (un volume andò perduto nel corso dei bombardamenti del 1942) e l’acquisto della raccolta di stampe di Giovanni Ottavini e Giovanni Volpato che riproducono gli affreschi raffaelleschi delle Logge Vaticane.
Nel settore della litografia si segnala il Ritratto di Antonio Canova di Paolo Guglielmi tratto da un dipinto di Thomas Lawrence.
Nel 1989 la collezione si è arricchita della raccolta di incisioni dell’artista Oscar Saccorotti, donata all’istituto dalla vedova dell’artista. Si tratta di incisioni su rame, acquetinte e puntesecche, databili dal 1940 circa al 1984 che affiancano la ricca produzione pittorica dell’artista.
Fa parte delle collezioni calcografiche anche un insieme di matrici metalliche incise databili al XIX e XX secolo; si segnalano in particolare le 304 lastre donate all’Istituto da Alberto Helios Gagliardo nel 1985 che illustrano esemplarmente la lunga e feconda attività grafica dell’artista.
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